ACQUA
L’acqua è sempre stato un tema caro alla poesia dell’immagine.
Capace di evocare un mondo fluttuante e di permettere il rispecchiarsi del cielo, del mondo, di se stessi.
Trasparente o profonda riflette i mille colori che le stanno attorno.
La scelta è di rappresentarla attraverso il vetro, materiale affine per trasparenza e per i riflessi di luce.
La magia di iridescenze naturali e la sicurezza di un equilibrato fluire orizzontale donano un senso di pace e di senso di appartenenza al mondo della natura e al suo infinito divenire.
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POSEIDONE
Poseidone, grande guerriero, non lasciare che muoia il mare …
Poseidone è nume tutelare delle acque e delle profondità marine. E’ poetica l’immagine, qui trasposta, di un Dio guerriero pronto a difendere idealmente il suo mondo, mi piace pensare dai nuovi nemici … le plastiche, i petroli, la spazzatura, il clima che lo stanno soffocando e uccidono pesci, coralli, tartarughe.
Il materiale di riciclo con il quale è stato realizzato è un messaggio di riuso, per oggetti o scarti che possano avere una seconda vita ... (Rossella Riboldi)
COMMENTO DI MALU' LATTANZI
II mosaico polimaterico di Rossella Riboldi (Poseidone) mi ha fatto particolarmente riflettere. Ho immaginato un vecchio Dio ormai stanco e affannato che nonostante i disastri degli umani, issato sul suo carro d'acqua trainato da una quadriga di cavalli marini, che cerca invano di difendere impotente il suo mondo dall'attacco DEVASTANTE degli scellerati.
Isole di plastica e oli inquinanti. Corpi annegati per colpa di chi si ostina a pensare che la terra e le acque siano una proprietà ignorando che siamo solo meteore di passaggio e che nulla porteremo con noi. Nulla ci appartiene. Ciò che invece lasciamo in eredità ai nostri figli e ai figli dei loro figli è una terra ed un mare violentato, saccheggiato e deturpato. E' di questi giorni lo scempio in Amazzonia.
Quel vecchio Poseidone forte guerriero e fratello di Zeus, signore della terra e del mare, che scuoteva e agitava l'acqua salmastre con il suo tridente decidendo la sorte di chi il suo regno solcava, ora vecchio e stanco, perso il tuo slancio, nei flutti invia una figlia guerriera, una donna, perché saranno le donne che salveranno l'universo, non me ne vogliano gli uomini, una amazzone del regno sommerso di Atlantide che impavida e sicura cerca di salvare le vite di milioni di esseri che altrimenti si estinguerebbero con un battito di ciglia.
Questa corazza di Rossella oltre ad essere un opera unica nel suo genere è un severo monito ai nostri comportamenti atroci e criminali.
Viviamo il tempo dell'usa e getta e non recuperiamo ne aggiustiamo più nulla. Se finisse il mondo oggi o sparissero per magia delle tecnologie e le forme di energia a cui siamo abituati e diamo per scontate, saremmo una massa di ebeti non più in grado di cucinare, di recuperare acqua, di coltivare, di cucire, di aggiustare, di tagliare la legna, di pescare, di cacciare, di leggere e scrivere, di comunicare,di vivere. Saremmo depressi incattiviti e disorientati.
Con questo non demonizzo l'innovazione e tutto ciò che migliora la qualità della vita. Dico solo che dobbiamo trovare il giusto equilibrio fra ciò che conta e ciò che può e deve solo essere al servizio di una vita migliore e bella.
Rossella ha ridato vita a materiali diversi, li ha assemblati in un'opera d'arte forte e geniale. Mi piace ciò che ho letto in una sua intervista, dove diceva a proposito del concetto di riuso: "lo credo che esista una materia e un'antimateria, una forma e un'antiforma e quando traccio una linea definisco sia l' una che l'altra con la stessa intenzionalità. Pensi di fare un disegno, ma in realtà lo tracci anche come limite. Una linea guarda a destra e guarda a sinistra e questo per me è straordinario. La vera conoscenza unisce sempre gli opposti secondo il principio della dualità. A me piaceva l'idea di utilizzare lo scarto, quello che viene considerato tale, nel bene e nel male, oltre la linea. "
Mare ed acqua ritornano anche nella seconda opera mosaico di Rossella.. Quel concetto di linea e limite, materia e antimateria qui si evincono in maniera chiara ed immediata.
11 vetro è uno dei materiali più difficili a mio avviso da usare ma nel contempo la sua trasparenza non inganna e diventa una lente attraverso la quale l'artista filtra e riflette la propria anima.
Conosco bene questo materiale. Avendolo a mia volta sperimentato sia nelle vetro fusioni con vetri cattedrale riciclati o con semplici vetri di finestra colorati e sovrapposti per poi fonderli.
Il vetro non perdona. Devi studiarlo, devi risalire alle sue origini, devi conoscere i! suo tempo di fusione e di tempra. Sfida acqua, aria, fuoco e terra. Ha un cuore di silicio e quindi sabbia e di conseguenza mare. Nulla nasce a caso.
Il vetro non è statico, continua a lavorare e può rompersi in ogni istante anche senza toccarlo.
Così come è magico assemblare tante piccole schegge colorate, murrine o opaline tagliandole a misura ed incastonandole in un disegno che man mano appare sotto i tuoi occhi attoniti dopo averlo solo pensato.
Acqua e vetro sono indissolubilmente associati. Si dice nel linguaggio comune riferendosi a fiumi, laghi e mari: "Specchio d'acqua" o "trasparente come una lastra di vetro".
Senza tanti giri di parole, che qui davvero a poco servono, trovo che il messaggio di Rossella Riboldi sia chiaro ormai a tutti.
Trovo che le sue opere dovrebbero davvero essere esposte ovunque e non viste solo in sale come queste o nei musei. Le sue sculture e i suoi mosaici dovrebbero essere disseminati come sassolini di Pollicino per riportarci verso la giusta direzione e a ritrovare la via che invece abbiamo perso da tempo. La salvaguardia del nostro pianeta e di conseguenza della nostra vita.
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"Ho conosciuto il mare meditando su una goccia di rugiada". Direbbe Kail Gibran "ho ritrovato il mio mare nella forza di Poseidone e nella trasparenza dell'acqua che riflette l'azzurro di degli infiniti." Aggiungo io.
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Forse però rendono meglio le parole dì un grande come Dalla che nella sua canzone...Com'è profondo il mare più o meno a metà dice;
Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi al dramma collettivo
Di questo mondo che a loro indubbiamente
Doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare t.
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare.
E' chiaro, che il pensiero da fastidio
Anche se chi pensa è muto come un pesce
Anzi è un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perché lo protegge il mare
Com'è profondo il mare
Certo, chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
II pensiero come l'oceano
Non lo puoi bloccare
non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare
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Grazie dunque a Rossella per ì suoi lavori che vanno oltre l'arte lanciandoci veri e propri messaggi in bottiglia su cui riflettere.
Malù Lattanzi