ARMONIE RIFLESSE
IL PICCOLO
​
Poesia ispiratrice
ARMONIE RIFLESSE
Dell’Universo vibrazioni
pulsano nell’incavo cardiaco
tra i desiderata del corpo
e i reprimenda dello spirito.
All’irresistibile richiesta
di un edonistico abbandono
si oppone
un estetico piacere
nella pienezza dell’anima educata
portatrice di bellezza.
Dell’universo
tutti i suoni ricomporre
nel tamburo primario della vita
che è l’unica architettura possibile
ed è sublime.
(Aurelio Calcagno)
Da poesie ispiratrici come questa non facile da comprendere immediatamente, che parlano più alla mente che al sentimento, nasce l’opera della pittrice, ricca di simboli, ma limpida, chiara che parla un linguaggio semplice che va immediatamente al cuore. Non c’è tutto quel che la poesia dice, il messaggio viene filtrato, ma è immediato e intuitivo,e in questo sta la sua poesia.
Commento di Malù Lattanzi:
Queste due opere mi hanno rimandato immediatamente alle immagini grafiche e alla poesia dei testi de IL PICCOLO PRINCIPE di Antoine De Saint-Exupery
Due in particolare : la prima:
"Addio - disse la volpe. - Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi"
E II nostro cuore, molto più dei nostri occhi, lo strumento che ci è utile per osservare e per comprendere la realtà, gli altri e tutto il mondo che ci circonda, (andare oltre lo spazio, oltre ciò che vedo, oltre l'apparire - la vanità del Pavone) per cogliere l'essenzialità dell'anima (la fanciulla, la musica il creato)
Oltre l'apparenza c'è di più: qualcosa che pochi hanno la voglia e il tempo di scoprire
L'apparenza inganna. L'apparenza è il primo impatto, qualcosa di superficiale per definizione, quello che viene mostrato, e che quasi mai coincide con quello che è davvero. Per apparire belli, inteso nel senso più ampio del termine, bisogna soffrire e la fatica maggiore sta proprio nel riuscire a distorcere la realtà.
Ma allora perché se apparire come non si è, fa così tanto soffrire e nel farlo si ingannano gli altri, passiamo gran parte del nostro tempo a costruire un'immagine che non è la nostra con il solo scopo di sembrare credibili? Cerchiamo di apparire magri, belli, alti, giovani, ricchi, colti, gentili, innamorati. Talvolta l'esigenza di apparire come non si è nasce dalla nostra insicurezza, dalla convinzione di non essere abbastanza interessanti per essere accettati. Dare un'immagine distorta di se può essere anche un modo per sfidare gli altri, per vedere se sono interessati a conoscerei davvero, ad andare oltre, e gran parte delle volte si rimane delusi. Sono poche le persone disposte a scoprire veramente come siamo prima di giudicare. La scusa il tempo. Non c'è tempo per andare a fondo non c'è tempo, ci accontentiamo allora della copertina per capire come andrà a finire il libro.
la seconda:
" Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano".
Tutte le persone che ora sono adulte in passato hanno vissuto la loro infanzia e sono state dei bambini, ma sono davvero in poche a tenerne conto. Eppure lo stratagemma per vivere un'esistenza più appagante sarebbe proprio quello di riscoprire il nostro bambino intcriore e di ascoltare la sua voce. I bambini non sono adulti in miniatura. Sono gli adulti ad essere bambini un po' cresciuti, anche se spesso se ne dimenticano, (il fluire della vita come il fluire del fiume)
In questi due quadri è la luce e la poesia che catturano l'osservatore più delle singole rappresentazioni.
Subito dopo ti accorgi dei simboli. Il fiume che scorre lento superando ostacoli. Il piccolo fiume che viene da lontano da un mondo di luce verso un orizzonte che non conosce ma che scorre comunque e sempre in avanti.
Poeti ed artisti hanno dedicato opere intere a questo elemento naturale.
Non solo, i filosofi di tutti i tempi l'hanno utilizzata per mostrare le loro teorie, il più famoso è in linea con quello che ci stiamo dicendo è Eraclito con il suo Tanta Rei"...cioè "tutto scorre"...oppure nella tradizione buddista, il fiume è visto come la realtà in continua modificazione.
Fluire. Come un fiume che traccia nuovi percorsi quando incontra un ostacolo. Trasportati dalla sorpresa della nostra stessa apertura verso la vita.
Nella ricchezza della natura e dei suoi elementi come metafore della vita, è il fiume che non cessa mai di scorrere che è fonte di ispirazione. La sua forza inesorabile, il suo essere sempre in movimento e in evoluzione dalla sorgente alla foce, di fronte a paesaggi sempre nuovi.
Il fiume rispecchia la vita di chi vi si affaccia.
Lina però aggiunge un elemento riassicuratore: quel volo di gheppio. Quasi a dirci : non sei solo....c'è qualcuno di più potente che guida il tuo fluire e veglia sul tuo percorso.
Malù Lattanzi