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I PENSIERI SONO COME LE ONDE DEL MARE

vanno, vengono, si increspano, spumeggiano si infrangono,

 svaniscono.(Romano Battaglia)

si colorano dei sentimenti.

 

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA

Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato

(G. Leopardi)

 

SEMPLICITA’

La capacità di semplificare significa eliminare il superfluo in

 modo che solo il necessario possa parlare.

(Luigi Fusi)

COMMENTO DI MALU' LATTANZI

La quiete dopo la tempesta e I pensieri sono come le onde del mare.

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Sguardo fisso ma non spento. Parole impresse nella mente e sulle labbra: Understanding -Mistery - Clouds , Conoscere-capire, Mistero - Nuvole. Colori di pace nei capelli. Mani a sostegno del viso. Casualità o Messaggio voluto?

Due opere diverse fra loro quelle di FUSI ma con un unico messaggio sotteso.

I  pensieri,  i  misteri  della  galassia ai  quali  non  siamo  in  grado  di  dare  risposte.

L'inquietudine davanti ad una natura nel senso più alto della parola, davanti alla quale l'uomo non può che inchinarsi, prendere atto e rispettarla.

Vorrei vi soffermaste sullo sguardo e sul voto di questa donna, lo ci leggo una domanda?

Che cos'è una storia d'amore di fronte al mistero delle galassie, di fronte a quell'infinito con cui gli scienziati genericamente mascherano un via vai di dubbi irrisolvibili?

Non lo so, in fondo ci amiamo un po' per noi stessi, un po' per raccontarlo agli altri, un po' per riempire quel granaio che Baudelaire ci suggeriva di far trovare colmo alla fine dei nostri giorni: il granaio dell'amore.

Dobbiamo smetterla di pensare troppo alle conseguenze, alle circostanze, alle condizioni.

Dobbiamo vivere l'istante. A testa sgombra, come dovrebbe essere, (ecco allora che le parole o meglio i pensieri fissati come sotto una   benda rimangono Si, seppur celati dal colore e traspaiono dall'incarnato - ma cominciano a dissolversi per lasciare spazio all'anima e a momenti di qui e ora).

Lasciamo andare i sensi di colpa dunque. Restituiamo profondità ai respiri. Respiri educati ed autentici. Come autentico sembra questo rosso sorriso di chi ha lasciato andare la sofferenza esclamando "Ora esisto. Non sono e non siamo più quegli eroi privilegiati nascosti dietro il mistero delle nuvole"

Abbiamo sempre pensieri ed aspettative. Gli stessi pensieri che si intravvedono offuscare la figura (seppur inesistente ma che intuisco esserci) seduta subito dietro gli alberi ad un passo dalla scogliera o dirupo a picco sul mare. I pensieri sono come la marea appaiono, scompaiono portandoci ..via cantava Venditti. Qui il contrasto è fra cielo e mare, movimento perpetuo di acqua ed aria . Fra quell'albero rigoglioso e verde dal tronco però corvino ben saldo a terra in contrapposizione con altri alberi apparentemente morti e cavi, dal colore bianco e quasi senza radici da risultare pronti a cadere nei dirupo. Vita e morte?

Amare e farsi male o soccombere senza averci provato?

Secondo buona parte della critica, il contrasto fra vita e morte sta alla base di ogni forma d'arte e si esprime attraverso immagini e simboli ricorrenti come luce e buio, sole e ombra, suono e silenzio, calore e freddo, terra verde e terra nera. Un continuo movimento dunque di contrapposizioni fra dare e ricevere. Fra IO e NOI.

Prendo in prestito una frase estrapolata da un discorso di Caravaggio ma rende il concetto che volevo esprimere più di mille altre parole:

...Dipingo per ricordare a me stesso la magia dell'equilibrio che regola l'universo tutto. In questa magia l'anima mia risuona....

Malù Lattanzi

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